La giuria vuole esprimere una premessa complessiva sull'intera produzione realizzata.

I 26 film visionati testimoniano una eterogenea e dinamica realtà in crescita. La natura stessa del Festival permette di mettere in evidenza un humus culturale ricchissimo anche solo quantitativamente, segnalando una realtà unica nel nostro Paese: più di 50 film nati e ambientati a Cagliari in un solo anno.

La giuria rileva altresì che la facilità di approccio ai mezzi tecnici non sempre è supportata da una adeguata ricchezza di contenuti e di ricerca.

La riserva complessiva riguarda principalmente l'uso ridondante e ripetitivo delle musiche. Fatta questa premessa, la Giuria ha ritenuto di attribuire due menzioni speciali oltre ai premi stabiliti.

La Giuria attribuisce un premio di euro 3000 , per il modo disincantato di fare un documentario turistico sotto mentite spoglie, presentandoci un divertente, a volte esilarante, duetto comico che ha il pregio di restituirci appieno il senso e la bellezza di una città e dei suoi abitanti.

che grazie proprio ai suoi 13 anni, riesce a restituirci le malinconie e le difficoltà di approccio di un'età di passaggio, già con gusto figurativo e sensibilità narrativa.

E' stato come vedere Alice nelle città di Wim Wenders dal punto di vista di Alice.

Il premio consiste nel supporto tecnico di Videolina per la realizzazione di un successivo film della stessa autrice.

La Giuria attribuisce un premio di euro 2000 , per il rigore del progetto estetico che riesce, con dolore e pietà, a descrivere il disfacimento fisico di un'anziana, equiparandolo alla disgregazione dell'immagine nella polverizzazione della parola poetica.

che riesce con originalità a descrivere l'universo poetico esistenziale di Sergio Atzeni, trasportando in immagini le sonorità ritmiche ed evocative dei versi del grande poeta scomparso.

La Giuria attribuisce un premio di euro 1000.

La giuria attribuisce un premio di 540 euro per la compiutezza narrativa e l'originalità di alcune scelte visive, nonostante la fragilità dello spunto e un finale non compiutamente coraggioso.

La giuria attribuisce un premio di 540 euro per la rielaborazione ironica di spunti tratti da Peter Handke e Nanni Moretti, perché nella vita non esistono solo dicotomie, suggerendoci una comoda terza via in un elegante divertissement.